Regione
immersione in una natura incontaminata

La regione del Piottino
Pur avendo superato il Gottardo, il viaggiatore non aveva ancora raggiunto la pianura! Subito dopo il Dazio Grande c’era un serio ostacolo da oltrepassare: la stretta gola che il Ticino ha scavato attraverso le rocce del Monte Piottino.
I viandanti dovevano fermarsi al portale del Dazio Grande, per pagare pedaggio su merci e persone, ma potevano pure rifocillarsi. Lo storico percorso lungo la gola, l’antica strada “urana” aperta nel 1561, è stata restaurata negli ultimi anni e costituisce ora un affascinante sentiero escursionistico attraverso natura e storia.
Il fiume Ticino luccica verde tra blocchi di gneis levigati e tondi, in lontananza si scorge l’attuale triplice traffico di transito: la ferrovia, che supera il dislivello con due tunnel elicoidali; la strada cantonale, con l’auto postale, che aggira la gola con una galleria, l’autostrada, con il suo brusio sommesso, anch’essa costretta tra le viscere della montagna. Solo la vecchia mulattiera conduce proprio nel mezzo del selvaggio e grandioso paradiso naturale, al cui ingresso il bel giardino del Dazio Grande invita alla meditazione e ai sogni.
Il Circuito del Piottino
Partenza dal posteggio del Dazio Grande. Si sale per circa 20 minuti si raggiunge la rovina del Dazio Vecchio per giungere poi, dopo pochi minuti ad un tratto di sentiero dove si odono solo gli uccellini e gli aerei. Nessun rumore dal fondo valle. Si prosegue sulla mulattiera, chiamata impropriamente “strada romana” (furono invece i Milanesi a costruirla), per raggiungere poi il ponte di mezzo e ritornare lungo il fiume sulla strada urana fino al Dazio Grande.
Durata del percorso 1h 30′. Consigliate buone scarpe.
utiLa regione del Piottino
Pur avendo superato il Gottardo, il viaggiatore non aveva ancora aggiunto la pianura! Subito dopo il Dazio Grande c’era un serio ostacolo da oltrepassare: la stretta gola che il Ticino ha scavato attraverso le rocce del Monte Piottino.
I viandanti dovevano fermarsi al portale del Dazio Grande, per pagare pedaggio su merci e persone, ma potevano pure rifocillarsi. Lo storico percorso lungo la gola, l’antica strada “urana” aperta nel 1561, è stata restaurata negli ultimi anni e costituisce ora un affascinante sentiero escursionistico attraverso natura e storia.
Il fiume Ticino luccica verde tra blocchi di gneis levigati e tondi, in lontananza si scorge l’attuale triplice traffico di transito: la ferrovia, che supera il dislivello con due tunnel elicoidali; la strada cantonale, con l’auto postale, che aggira la gola con una galleria, l’autostrada, con il suo brusio sommesso, anch’essa costretta tra le viscere della montagna. Solo la vecchia mulattiera conduce proprio nel mezzo del selvaggio e grandioso paradiso naturale, al cui ingresso il bel giardino del Dazio Grande invita alla meditazione e ai sogni.
Il Circuito del Piottino
Partenza dal posteggio del Dazio Grande. Si sale per circa 20 min. si raggiunge la rovina del Dazio Vecchio per giungere poi, dopo pochi min. ad un tratto di sentiero dove si odono solo gli uccellini e gli aerei. Nessun rumore dal fondo valle. Si prosegue sulla mulattiera, chiamata impropriamente “strada romana” furono invece i Milanesi a costruirla), per raggiungere poi il ponte di mezzo e ritornare lungo il fiume sulla strada urana fino al Dazio Grande.
Durata del percorso 1h 30′. Consigliate buone scarpe.
La regione del Piottino
Pur avendo superato il Gottardo, il viaggiatore non aveva ancora aggiunto la pianura! Subito dopo il Dazio Grande c’era un serio ostacolo da oltrepassare: la stretta gola che il Ticino ha scavato attraverso le rocce del Monte Piottino.
I viandanti dovevano fermarsi al portale del Dazio Grande, per pagare pedaggio su merci e persone, ma potevano pure rifocillarsi. Lo storico percorso lungo la gola, l’antica strada “urana” aperta nel 1561, è stata restaurata negli ultimi anni e costituisce ora un affascinante sentiero escursionistico attraverso natura e storia.
Il fiume Ticino luccica verde tra blocchi di gneis levigati e tondi, in lontananza si scorge l’attuale triplice traffico di transito: la ferrovia, che supera il dislivello con due tunnel elicoidali; la strada cantonale, con l’auto postale, che aggira la gola con una galleria, l’autostrada, con il suo brusio sommesso, anch’essa costretta tra le viscere della montagna. Solo la vecchia mulattiera conduce proprio nel mezzo del selvaggio e grandioso paradiso naturale, al cui ingresso il bel giardino del Dazio Grande invita alla meditazione e ai sogni.
Il Circuito del Piottino
Partenza dal posteggio del Dazio Grande. Si sale per ca. 20 min. si raggiunge la rovina del Dazio Vecchio per giungere poi, dopo pochi min. ad un tratto di sentiero dove si odono solo gli uccellini e gli aerei. Nessun rumore dal fondo valle. Si prosegue sulla mulattiera, chiamata impropriamente “strada romana” furono invece i Milanesi a costruirla), per raggiungere poi il ponte di mezzo e ritornare lungo il fiume sulla strada urana fino al Dazio Grande.
Durata del percorso 1h 30′. Consigliate buone scarpe.

Escursioni
Il Dazio Grande è il punto ideale di partenza per escursioni e passeggiate.
La Valle Leventina, con i suoi 650 km di sentieri, può essere considerata, non certo erroneamente, un vero paradiso per gli escursionisti! La presenza di percorsi dai molteplici livelli di difficoltà, offre la possibilità a tutti gli amanti delle passeggiate, siano essi più o meno esperti, di trovare la propria via.
I sentieri permettono a chi li percorre di entrare a stretto contatto con la lussureggiante natura montana, di ammirare panorami di estrema bellezza e di gustare i prodotti caseari tipici negli alpeggi che si incontrano lungo il tragitto.
Val Piumogna
La Val Piumogna è posta lateralmente rispetto alla Valle Leventina. Si tratta di un vero e proprio paradiso per gli amanti dell’escursionismo e delle gite in mezzo alla natura. Sul sito di Leventina Turismo (www.leventinaturismo.ch) è possibile trovare indicazioni per un tour che vi porta alla scoperta di questa suggestiva regione, attraverso la cascata Piumogna, le tipiche capanne alpine e i freschi laghetti.
Tremorgio
La regione del lago Tremorgio è situata a sud del massiccio del Campo Tencia, nella regione del Campolungo. Si trova sul fianco destro dell’Alta Valle Leventina, il passaggio di cresta porta direttamente in Val Maggia, a ridosso degli alpeggi di Fusio. Per accedere alla regione si può utilizzare la teleferica del Tremorgio la cui stazione di partenza è nel paese di Rodi-Fiesso. A cinque minuti dalla stazione di arrivo della teleferica, su un promontorio che domina il lago è situata la capanna Tremorgio. Un secondo edificio detto ‘Capanna della Barca’ è collocato nei pressi del lago. L’intera regione si presenta come meta ideale per trascorrere attimi di relax, immersi nella natura alpina e come punto di partenza per numerose escursioni tra cui il Sentiero Alto del Tremorgio.